intervista a Litteratitudinenews

 

marzo 16, 2016

NON LASCIARMI MAI SOLA di Marco Rettani (Mondadori)

Le prime pagine del libro sono disponibili qui. In coda al post, il video di “Non lasciarmi mai sola” – Marco Rettani Ft. Patty Pravo – Special Guest: Ornella Muti

Un libro che si legge come si ascolta una canzone

di Gabriella Serravalle

Si intitola “Non lasciarmi mai sola” ed è edito da Mondadori il romanzo di Marco Rettani.

Marco Rettani, classe 1963, vive e lavora in Svizzera, dove si divide tra l’attività di imprenditore e la passione per l’arte, la musica e la scrittura. Autore e compositore di testi e musiche, ha pubblicato due album, Nel nome del Padre e Solo per le favole d’amore, e ha scritto canzoni per importanti artisti del panorama internazionale. Appassionato d’arte e collezionista, nel 2013 ha dato vita a Roma al “Museo dei Sognatori”, vincitore nel 2014 del premio Margutta per l’arte, che patrocina e organizza mostre ed eventi in diretta collaborazione con EAC (Electronic Art Café) di Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca. “Non lasciarmi mai sola” è il suo romanzo d’esordio.
Un romanzo da leggere tutto d’un fiato. Scritto davvero bene. Quel che rende il testo davvero bello è sicuramente la storia. “Dalla Lugano patinata della finanza alla Roma corrusca dei papi e dei Borgia: nel giro di pochissimo tempo la vita di Luca Della Rovere viene sconvolta quando, a trentasette anni, perde entrambi i genitori in un incidente aereo. Di lì a poco viene meno anche il suo lavoro: la brillante carriera di broker è bruscamente interrotta dalla peggiore crisi che abbia visto l’Occidente. E poi la telefonata del notaio che lo informa di un’inaspettata eredità: un’antica dimora, «una proprietà romana da secoli legata alla sua famiglia». Perché Luca non ne ha mai saputo nulla? Quale mistero circonda il palazzo di via dei Coronari? E chi è Francesca, la donna che incontra nel suo viaggio verso Roma?”.

Rettani, in questo libro uscito lo scorso novembre sembra esserci tutto il tuo mondo, la scrittura, la musica, l’arte. È così?
«Mi piace pensare di aver scritto un romanzo che si può fruire su differenti piani di approccio. In altre parole immagino che il mio racconto arrivi diversamente al lettore a seconda della chiave di lettura che si è voluta utilizzare. Per cui più che della trama mi piace parlare degli ingredienti che condiscono la trama. È qui dentro c’è veramente tutto il mio mondo. Le mie passioni. Si parla d’amore, di arte e di bellezza, di mistero e di fede ma si parla anche di umane vicende che spesso mortificano le passioni: avidità e inganno, ingiustizia e corruzione. Si parla di legami di sangue ma ho cercato anche di parlare di assenze e di tempo sospeso».

È davvero un romanzo fortunato viste le collaborazioni di Patty Pravo e Ornella Muti: due muse, due simboli dell’Italia nel mondo. Ne sono nati una canzone che canti con Patty Pravo e un video in cui balli con Ornella Muti. Un uomo fortunato. Ci racconti?
«Nicoletta e Ornella sono due vere amiche che non hanno esitato ad incrociare le mie derive artistiche, un po’ per amicizia un po’ per le condivise passioni su cui amiamo discutere e confrontarci: arte, musica e letteratura. Patty Pravo l’ultima divina (almeno in servizio permanente effettivo. L’altra sarebbe Mina ma da tempo defilata anche se vogliamo su scelte più comode della musica italiana). E Ornella Muti (insieme alla Loren l’ultima diva del cinema italiano) protagonista del mio video “Non lasciarmi mai sola” dove canto la canzone (scritta da me e Andrea Cutri) ispirata al mio romanzo in duetto con Patty Pravo».

Parliamo del titolo “Non lasciarmi mai sola”: quasi una promessa. Com’è nato?
«Nicoletta (Patty Pravo) ha letto – come può capitare a volte agli amici – in anteprima il manoscritto del mio romanzo. È’ stata lei in un certo senso ad imporre questo titolo. Un grido di dolore ma anche di speranza e di rinascita. Per un amore abbandonato per secoli e mortificato da una maledizione. Lei nel 2009 cantava al Festival di Sanremo “E io verrò un giorno la”. Bene ha riconosciuto in questa sua canzone una certa identità con la trama del mio libro, dove in un certo punto dell’inciso di quel pezzo lei gridava “Non lasciarmi mai sola”. Adoro e mi piace ripetere spesso la definizione che Patty Pravo ha voluto coniare per il mio romanzo: “un libro che si legge come si ascolta una canzone”. Credo che qui sta l’essenza di tutto e si ritorna alla prima domanda quando favoleggiavo sui differenti piani di lettura. Sono quelli che arrivano a chi ascolta canzoni che pretendono di parlare al cuore. Qui molto spesso non conta cosa racconta l’autore ma soprattutto conta cosa arriva a chi ascolta, ed è fantastico vedere poi come su un pezzo di poesia che esce dalle note di un cantautore come può essere ad esempio: Fossati, Dalla, Guccini, De Gregori, De Andrè. Il ragazzino di quattordici anni e la signora di ottanta trovano esattamente quello che speravano di poter trovare: un pezzo della loro vita raccontato in metrica. In effetti sembra un po’ complicato tanto che la stessa Patty Pravo si è presa le sue responsabilità scrivendo le righe di prefazione al libro. Mettiamoci in più il fatto che io, tra l’altro, adoro scrivere canzoni».

Nonostante tu sia giovanissimo hai davvero una bacchetta magica che ti permette di spaziare in quasi tutte le arti. Da dove nasce questo tuo amore per l’arte? Ti è stato insegnato in famiglia o è qualcosa di tuo?
«Mio padre era un collezionista d’arte e tante cose le respiro con la mia venuta al mondo. Ma poi la passione per l’arte va coltivata e alimentata ogni giorno, altrimenti il fuoco si spegne. Più mi avventuro in questo universo e più capisco che c’è da imparare; ma tante volte è meglio lasciar perdere tutto quello che ti vogliono insegnare e imporre e guardare il mondo con gli occhi ancora incontaminati di un giovane a cui basterebbe solo capire».

“Non lasciarmi mai sola” si prepara dopo le innumerevoli richieste dei lettori alla sua terza edizione. Un bel risultato.Aspettando la terza edizione mi prometti che parleremo presto dei prossimi progetti?
«Sì grazie. Vorrei anticipare in questa chiacchierata un progetto in partenza e che ovviamente mi sta molto a cuore. Il primo aprile usciremo in contemporanea nazionale con un pezzo che si intitola “L’amore merita”. Ecco il logo: #LAMOREMERITA. Si tratta di un pezzo proposto da quattro meravigliose artiste: Simonetta Spiri, Greta Manuzi, Verdiana Zangaro e Roberta Pompa. Quattro giovani artiste insieme per la prima volta per sostenere la libertà e l’uguaglianza cantando la bellezza dell’amore universale. Il pezzo nasce da una collaborazione a tre: Marco Rettani, Simonetta Spiri (cantautrice e interprete del pezzo) e Luca Sala (che tanto per intenderci ha vinto come co-autore – con il brano “Non è l’inferno” cantato da Emma – il festival di Sanremo 2012)».


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  Il libro
Dalla Lugano patinata della finanza alla Roma corrusca dei papi e dei Borgia: nel giro di pochissimo tempo la vita di Luca Della Rovere viene sconvolta quando, a trentasette anni, perde entrambi i genitori in un incidente aereo. Di lì a poco viene meno anche il suo lavoro: la brillante carriera di broker è bruscamente interrotta dalla peggiore crisi che abbia visto l’Occidente. E poi la telefonata del notaio che lo informa di un’inaspettata eredità: un’antica dimora, «una proprietà romana da secoli legata alla sua famiglia». Perché Luca non ne ha mai saputo nulla? Quale mistero circonda il palazzo di via dei Coronari? E chi è Francesca, la donna che incontra nel suo viaggio verso Roma?
Dal momento in cui mettono piede nella casa, Luca e Francesca diventano protagonisti involontari di vicende che li trascendono e delle quali solo in minima parte sono consapevoli. Trascinati da forze superiori sono guidati lungo indimenticabili itinerari nelle strade della capitale, tra l’incanto di marmo e travertino delle chiese e dei palazzi e lo splendore dei dipinti di Raffaello e delle sculture di Bernini. Incroceranno i loro destini con quelli di un amore antico di cinque secoli: due storie che si riveleranno così pericolosamente simili da sovrapporsi in una perfetta e mortale simmetria. Perché si imperniano sui cardini intorno ai quali da sempre ruotano le umane sorti: potere, avidità, inganno, amore, legami di sangue e morte.

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Marco Rettani (1963) vive e lavora in Svizzera, dove si divide tra l’attività di imprenditore e la passione per l’arte, la musica e la scrittura. Autore e compositore di testi e musiche, ha pubblicato due album, Nel nome del Padre e Solo per le favole d’amore, e ha scritto canzoni per importanti artisti del panorama internazionale. Appassionato d’arte e collezionista, nel 2013 ha dato vita a Roma al Museo dei Sognatori, vincitore nel 2014 del premio Margutta per l’arte, che patrocina e organizza mostre ed eventi in diretta collaborazione con EAC (Electronic Art Café) di Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca. Non lasciarmi mai sola è il suo romanzo d’esordio.

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